Attorno al XVI secolo nasce e si diffonde una letteratura popolaresca destinata a portare il nome di Bergamo nelle più remote località, non solo d’Italia, ma d’Europa.
Il “Bergamasco” si configura infatti come uno dei caratteri più significativi sin dall’origine della Commedia dell’Arte. Dal tardo Medioevo in poi la lingua, il modo di essere e le caratteristiche del bergamasco sono entrati nel teatro.
Arlecchino e Gioppino sono le maschere bergamasche più popolari, amate anche fuori dal territorio. Parola, parodia, carnevale, costumi bizzarri, divertimento, ma anche danze. Con bergamasca infatti si intende una danza popolare dal carattere vivace, con la quale anche Shakespeare conclude Sogno di una notte di mezza estate e che viene usata soprattutto all’interno della Commedia dell’Arte.
Oggi a Bergamo esistono i due grandi teatri, il Donizetti e il Sociale. Uno in città bassa e l’altro sul colle. Entrambi propongono spettacoli di lirica, festival pianistici internazionali, percorsi di prosa, seminari, rassegne di danza.
La città offre altri importanti presidi teatrali, dal Teatro Creberg sede di interessanti programmi di musical, cabaret e concerti o come il San Giorgio, che si dedica a percorsi per bambini.
Anche la provincia è ricca di spettacoli di notevole interesse. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Si apra il sipario..