Per «Festival Orlando» la regista Giulia Scotti si pone, e ci pone, delle domande su quanto un sistema fortemente capitalistico definisce il valore della vita e della persona in base ai soldi e al lavoro.
Il lavoro si ispira al testo Chav: solidarietà coatta di D. Hunter e in particolare al passaggio che recita: “scriverò di come mi sono sentito piccolo e inferiore di fronte a chi è cresciuto nella sicurezza economica, perché per quanto io mi sia messo alla prova, cercando di dimenticare gli insegnamenti del capitalismo, una parte di me crede ancora che il valore economico sia la misura di una persona”. A partire da queste riflessioni, la regista Giulia Scotti si pone, e ci pone, delle domande su quanto un sistema fortemente capitalistico definisce il valore della vita e della persona in base ai soldi e al lavoro.
Foto di Luca Del Pia