Bergamo, la meraviglia a un passo da EXPO.

Brevi cenni storici

Il nome « polenta » deriva dalla corruzione latina, puls, dei greco poltos, termine col quale venivano indicati alcuni impasti a base di farina noti sia presso i greci che presso i romani. Un piatto povero e antichissimo che sì è tramandato negli anni fino ad oggi.

Addirittura nella letteratura troviamo accenni alla polenta da diversi scrittori: celebre è il passo del VI capitolo dei Promessi Sposi di Manzoni; dove si descrive la «polenta » preparata da Tonio per Renzo.

 

Ricetta della Polenta tradizionale

Ingredienti per 6 persone

 

- 600 g di farina di mais;

- 2 l d acqua;

- sale grosso.

 

Tempo necessario: 45-60 Minuti

 

Preparazione

Mettere a bollire 2 litri d’acqua. Salarla con circa un cucchiaio di sale grosso, quando l’acqua bolle versare a pioggia la farina, mescolando rapidamente con un cucchiaio di legno per non far creare grumi. Terminato di versare la farina, mescolare sempre nello stesso verso e dal basso verso l'alto, abbassare la fiamma e farla cuocere.

Quanto tempo serve perché cuocia al meglio? Un'ora, anche se qualcuno dice quarantacinque minuti.

La polenta è cotta quando si stacca perfettamente dalle pareti del paiolo! Voltarla con un colpo secco su un tagliere di legno e servire. Di polenta non ce n’è una sola, esistono anche altre gustose varietà come la “taragna”! La polenta è buona da sola ma è superba se accompagnata con il brasato appunto, ma anche con i funghi o col coniglio.

 

Polenta taragna

Questa versione “arricchita” della polenta rende questo piatto adatto anche ai vegetariani, e, allo stesso tempo risulta perfettamente abbinabile con altri prodotti del territorio (dalle carni elle verdure sino al pesce). per fare di una normale polenta una polenta taragna è necessario aggiungere, verso fine cottura, generosi pezzi di formaggio d’alpe fresco (branzi, bitto o formai de mut) e in ultimo burro. va servita condita con burro fuso con salvia e aglio.