Villa dei Tasso

Villa dei Tasso

Descrizione

La Villa dei Tasso risale al XVI secolo e si trova nello storico quartiere di Celadina, a Bergamo. Come suggerisce il suo nome, fu residenza estiva di proprietà dell'omonima famiglia, pioniera della comunicazione e del sistema postale diffusosi in tutta Europa. Persone di elevato prestigio e ceto sociale, che hanno avuto l'onore di ospitare, proprio nelle stanze di questa dimora, importanti figure culturali e artistiche del calibro di Torquato Tasso, Giambattista Tiepolo, Francesco Zuccarelli e Francesco Tassi.

Costruita in aperta campagna da Gabriele Tasso, un tempo rappresentava la tenuta agricola più importante della cittadina: la produzione era a carico dei contadini alle loro dipendenze, la quale veniva poi venduta alla Repubblica Serenissima. I suoi mulini erano alimentati dalla Roggia Morlana, il canale artificiale che circonda la Villa e in cui scorre il fiume Serio.

Tuttavia la Villa non rappresentò solo un importante nucleo produttivo. Come in ogni fastosa dimora che si rispetti, l'arte è protagonista, dallo spettacolo di affreschi e stucchi a regalare una classe senza eguali, allo scalone tardo seicentesco, fino alle 12 erme dedicate ai volti della famiglia nell'attività postale, conservate nella maestosa Sala dei Generali e nel Salone dei Leoni.

Gli arredi non popolano più questa residenza da diverso tempo, ma è possibile ammirarne ancora la bellezza all'Accademia Carrara, dove sono attentamente conservati.


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La Villa dei Tasso risale al XVI secolo e si trova nello storico quartiere di Celadina, a Bergamo. Come suggerisce il suo nome, fu residenza estiva di proprietà dell'omonima famiglia, pioniera della comunicazione e del sistema postale diffusosi in tutta Europa. Persone di elevato prestigio e ceto sociale, che hanno avuto l'onore di ospitare, proprio nelle stanze di questa dimora, importanti figure culturali e artistiche del calibro di Torquato Tasso, Giambattista Tiepolo, Francesco Zuccarelli e Francesco Tassi.

Costruita in aperta campagna da Gabriele Tasso, un tempo rappresentava la tenuta agricola più importante della cittadina: la produzione era a carico dei contadini alle loro dipendenze, la quale veniva poi venduta alla Repubblica Serenissima. I suoi mulini erano alimentati dalla Roggia Morlana, il canale artificiale che circonda la Villa e in cui scorre il fiume Serio.

Tuttavia la Villa non rappresentò solo un importante nucleo produttivo. Come in ogni fastosa dimora che si rispetti, l'arte è protagonista, dallo spettacolo di affreschi e stucchi a regalare una classe senza eguali, allo scalone tardo seicentesco, fino alle 12 erme dedicate ai volti della famiglia nell'attività postale, conservate nella maestosa Sala dei Generali e nel Salone dei Leoni.

Gli arredi non popolano più questa residenza da diverso tempo, ma è possibile ammirarne ancora la bellezza all'Accademia Carrara, dove sono attentamente conservati.