Il santuario di Treviglio

Il santuario di Treviglio

Descrizione

Nel 1522 quando le truppe francesi minacciavano di conquistare e saccheggiare Treviglio, cittadina della pianura bergamasca, avvenne un evento miracoloso: un’immagine della Madonna con Bambino, dipinta sul muro del campaniletto nella chiesina del convento delle agostiniane iniziò a trasudare lacrime.

Il generale francese Odet de Foix, di fronte al dipinto miracoloso depose l’elmo e la spada e così i suoi soldati. Fu così che Treviglio venne risparmiata dal saccheggio e dalla distruzione

Da quell’anno, l’ultimo giorno di febbraio è una festa solenne per tutti gli abitanti di Treviglio.

Una sessantina di anni dopo il miracolo, nel 1583, per volere di San Carlo Borromeo, ebbe inizio la procedura di autenticazione che si compì nel 1591 quando si decise di costruire il santuario. L’edificazione iniziò 3 anni più tardi, su progetto dell’architetto Tolomeo Rinaldi.

Nel 1619 l’architetto di fiducia di Carlo Borromeo tagliò il muro del campanile della chiesina del Convento delle agostiniane su cui era dipinta l’immagine miracolosa della madonna che venne installata nel nuovo santuario. Da allora, il Santuario è meta di pellegrinaggio.

Commemorazioni

La tradizione vuole che ogni anno, la sera del 27 febbraio, durante la messa, il quadro della Madonna venga velato, a testimonianza dell’angoscia di quell’antica notte del 1522 quando l’esercito era pronto alla distruzione della città. 

Il giorno dopo, alle 8 del mattino, durante la Messa più solenne, detta “del miracolo” solitamente davanti all’Arcivescovo, l’Immagine viene scoperta al canto del Te Deum.

È un’esperienza di grande impatto emotivo.

Il santuario di Treviglio ospita preziose opere artistiche: è curioso sapere che più di mille angeli sono raffigurati nelle decorazioni. Questi, insieme alle decorazioni auree prefigurano il paradiso promessa di Salvezza resa possibile dal Miracolo della Fede. Anche la struttura architettonica richiama il cammino del fedele dalla conversione, al battesimo alla resurrezione in Cristo.  

Un percorso ideale che invita alla conversione del cuore.

Il santuario ospita un organo costruito dalla famiglia Serassi, celebri mastri organari. Il santuario fa parte della foglia orientale del cammino di Sant’Agostino.

 


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Nel 1522 quando le truppe francesi minacciavano di conquistare e saccheggiare Treviglio, cittadina della pianura bergamasca, avvenne un evento miracoloso: un’immagine della Madonna con Bambino, dipinta sul muro del campaniletto nella chiesina del convento delle agostiniane iniziò a trasudare lacrime.

Il generale francese Odet de Foix, di fronte al dipinto miracoloso depose l’elmo e la spada e così i suoi soldati. Fu così che Treviglio venne risparmiata dal saccheggio e dalla distruzione

Da quell’anno, l’ultimo giorno di febbraio è una festa solenne per tutti gli abitanti di Treviglio.

Una sessantina di anni dopo il miracolo, nel 1583, per volere di San Carlo Borromeo, ebbe inizio la procedura di autenticazione che si compì nel 1591 quando si decise di costruire il santuario. L’edificazione iniziò 3 anni più tardi, su progetto dell’architetto Tolomeo Rinaldi.

Nel 1619 l’architetto di fiducia di Carlo Borromeo tagliò il muro del campanile della chiesina del Convento delle agostiniane su cui era dipinta l’immagine miracolosa della madonna che venne installata nel nuovo santuario. Da allora, il Santuario è meta di pellegrinaggio.

Commemorazioni

La tradizione vuole che ogni anno, la sera del 27 febbraio, durante la messa, il quadro della Madonna venga velato, a testimonianza dell’angoscia di quell’antica notte del 1522 quando l’esercito era pronto alla distruzione della città. 

Il giorno dopo, alle 8 del mattino, durante la Messa più solenne, detta “del miracolo” solitamente davanti all’Arcivescovo, l’Immagine viene scoperta al canto del Te Deum.

È un’esperienza di grande impatto emotivo.

Il santuario di Treviglio ospita preziose opere artistiche: è curioso sapere che più di mille angeli sono raffigurati nelle decorazioni. Questi, insieme alle decorazioni auree prefigurano il paradiso promessa di Salvezza resa possibile dal Miracolo della Fede. Anche la struttura architettonica richiama il cammino del fedele dalla conversione, al battesimo alla resurrezione in Cristo.  

Un percorso ideale che invita alla conversione del cuore.

Il santuario ospita un organo costruito dalla famiglia Serassi, celebri mastri organari. Il santuario fa parte della foglia orientale del cammino di Sant’Agostino.