Arboreto Alpino Gleno

Arboreto Alpino Gleno

Descrizione

L’Arboreto Alpino Gleno nasce dalla felice intuizione di un appassionato del settore (Piergiorgio Capitanio) che, con la collaborazione dell’esperto conoscitore Manfredo Bendotti ( meglio conosciuto come “Mago”), ha dato vita ad una preziosa esposizione dove più di 100 specie arboree tipicamente scalvine hanno trovato dimora….ma non solo!

Si tratta di una verdissima ampia superficie (che si estende proprio ai piedi della Valle del Gleno, vicinissimo alle acque del torrente Povo) in cui hanno trovato dimora esemplari di alberi “scalvini”.


L’Arboreto ospita inoltre uno spazio didattico con aula multimediale (anche per la proiezione di filmati d’epoca), un chiosco, un’area pic-nic con barbecue, un pozzo, un orto e una zona dove ancora si produce carbone all’antica maniera (poiat).

Particolarmente rara e preziosa risulta essere la raccolta Museo dei Legni della Valle di Scalve in cui, tra le sale adibite all’esposizione, 72 tipi di legno vengono mostrati, descritti ed illustrati da altrettante schede che indicano, oltre al nome scientificamente assegnato alla pianta, le loro principali caratteristiche, tempi di fioritura e “portamento” dell’albero..

Tutto questo per rendere un servizio divulgativo su come il bosco rappresenti ancora una realtà vitale delle zone di montagna e possa essere un eccezionale veicolo di diffusione di cultura e tradizione tipica di un luogo.

Ciò che fa la differenza è la proposta non solo espositiva offerta dall’Arboreto: qui infatti possono essere direttamente sperimentati settori che spaziano dalla semina alla raccolta di vegetali e tuberi, come la patata a pasta gialla tipica della Valle, coltivati e raccolti seguendo metodi tradizionali.

L’Arboreto risulta quindi essere adattissimo alla visita di gruppi o scolaresche che qui possono trovare un sito particolarmente bello e che si presta a numerosissime attività.

 

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L’Arboreto Alpino Gleno nasce dalla felice intuizione di un appassionato del settore (Piergiorgio Capitanio) che, con la collaborazione dell’esperto conoscitore Manfredo Bendotti ( meglio conosciuto come “Mago”), ha dato vita ad una preziosa esposizione dove più di 100 specie arboree tipicamente scalvine hanno trovato dimora….ma non solo!

Si tratta di una verdissima ampia superficie (che si estende proprio ai piedi della Valle del Gleno, vicinissimo alle acque del torrente Povo) in cui hanno trovato dimora esemplari di alberi “scalvini”.


L’Arboreto ospita inoltre uno spazio didattico con aula multimediale (anche per la proiezione di filmati d’epoca), un chiosco, un’area pic-nic con barbecue, un pozzo, un orto e una zona dove ancora si produce carbone all’antica maniera (poiat).

Particolarmente rara e preziosa risulta essere la raccolta Museo dei Legni della Valle di Scalve in cui, tra le sale adibite all’esposizione, 72 tipi di legno vengono mostrati, descritti ed illustrati da altrettante schede che indicano, oltre al nome scientificamente assegnato alla pianta, le loro principali caratteristiche, tempi di fioritura e “portamento” dell’albero..

Tutto questo per rendere un servizio divulgativo su come il bosco rappresenti ancora una realtà vitale delle zone di montagna e possa essere un eccezionale veicolo di diffusione di cultura e tradizione tipica di un luogo.

Ciò che fa la differenza è la proposta non solo espositiva offerta dall’Arboreto: qui infatti possono essere direttamente sperimentati settori che spaziano dalla semina alla raccolta di vegetali e tuberi, come la patata a pasta gialla tipica della Valle, coltivati e raccolti seguendo metodi tradizionali.

L’Arboreto risulta quindi essere adattissimo alla visita di gruppi o scolaresche che qui possono trovare un sito particolarmente bello e che si presta a numerosissime attività.