Mais Spinato Gandino

Mais Spinato Gandino

Descrizione

Il Mais Spinato di Gandino, verde cittadina della Valle Seriana, viene chiamato così a causa dei suoi chicchi appuntiti.

Nel 2016 e 2017 accompagna, eccellenza fra le eccellenze, le degustazioni ufficiali di “Benvenuto Brunello” in occasione del 50° e del 51° di fondazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.

In questi anni è nata una filiera completa di prodotti che fanno di Gandino il paradiso della buona tavola: alla classica farina da polenta, si affiancano il frollino “Melgotto”, la Spinata (la tipica piazza di Gandino) e la Spinetta: una gustosissima galletta di mais, ideale per uno snack fuori pasto o per accompagnare salumi ed antipasti.
Da non dimenticare la birra “Scarlatta”, preparata artiginalmente da Roberto Caleca con Mais Spinato di Gandino e foglie di erba mate sudamericana.

 

 


La coltivazione di questo pregiato prodotto risale addirittura al 1600. Vi sono documenti che certificano la produzione del Mais Spinato già nel 1632 nei terreni della famiglia Giovanelli, ricchi commercianti di panni lana, di cui la Valle Seriana è da secoli grande produttrice. E proprio la produzione del tessile fece quasi sparire la coltivazione del Mais Spinato che, però, viene tutelato dal 2007 e a cui viene dato il marchio De.Co. (Denominazione Comunale d'Origine).

La coltivazione segue metodi sostenibili ed è legata al metodo biointensivo, che consente di aumentare la resa e la qualità della produzione attraverso una lavorazione del terreno che non prevede in alcun modo l'uso di componenti chimici.

 

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Il Mais Spinato di Gandino, verde cittadina della Valle Seriana, viene chiamato così a causa dei suoi chicchi appuntiti.

Nel 2016 e 2017 accompagna, eccellenza fra le eccellenze, le degustazioni ufficiali di “Benvenuto Brunello” in occasione del 50° e del 51° di fondazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.

In questi anni è nata una filiera completa di prodotti che fanno di Gandino il paradiso della buona tavola: alla classica farina da polenta, si affiancano il frollino “Melgotto”, la Spinata (la tipica piazza di Gandino) e la Spinetta: una gustosissima galletta di mais, ideale per uno snack fuori pasto o per accompagnare salumi ed antipasti.
Da non dimenticare la birra “Scarlatta”, preparata artiginalmente da Roberto Caleca con Mais Spinato di Gandino e foglie di erba mate sudamericana.

 

 


La coltivazione di questo pregiato prodotto risale addirittura al 1600. Vi sono documenti che certificano la produzione del Mais Spinato già nel 1632 nei terreni della famiglia Giovanelli, ricchi commercianti di panni lana, di cui la Valle Seriana è da secoli grande produttrice. E proprio la produzione del tessile fece quasi sparire la coltivazione del Mais Spinato che, però, viene tutelato dal 2007 e a cui viene dato il marchio De.Co. (Denominazione Comunale d'Origine).

La coltivazione segue metodi sostenibili ed è legata al metodo biointensivo, che consente di aumentare la resa e la qualità della produzione attraverso una lavorazione del terreno che non prevede in alcun modo l'uso di componenti chimici.

 

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