MOSCATO DI SCANZO D.O.C.G.

MOSCATO DI SCANZO D.O.C.G.

Descrizione

Il Comune di Scanzorosciate è l’unico luogo dove si produce il Moscato di Scanzo, vino moscato passito a bacca rossa. Dal gusto avvolgente e inebriante, al palato si presenta morbido, vellutato e corposo. Lo riconoscerai già solo vedendolo, a causa del suo caldo colore rosso rubino con riflessi porpora.

E chi sono i due personaggi raffigurati sulle bottiglie nel marchio del Consorzio del Moscato di Scanzo D.O.C.G.? Simone da Scanzo e Alberico da Rosciate, da cui il territorio culla di questo vino ha preso il nome.


Le uve sono rese uniche dal particolare microclima e dalla formazione calcareo-marmosa su cui crescono le viti che fornisce un’alta mineralità insieme con una scarsa disponibilità idrica. Queste caratteristiche sono fondamentali e rendono l’uva sana, profumata e ricca di aromi.

Il disciplinare di produzione è molto rigoroso. La vendemmia manuale avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre e le uve meticolosamente selezionate vengono poste in appassimento naturale su graticci, in ambienti ventilati, per un minimo di 21 giorni. Si procede poi a togliere i raspi e pigiare le uve, con una resa massima in vino del 30%.
Il Moscato è molto esigente: non tollera il legno, così viene invecchiato in contenitori di vetro e acciaio. Può essere commercializzato dopo almeno due anni dalla vendemmia, a partire dal 1° novembre. Assaggiandolo, percepirai aroma e odore complessi e lungamente persistenti e sentori di prugna, confettura, rosa canina, marasca, salvia sclarea e sottobosco. Già da giovane questo vino presenta note di tabacco e cioccolato che poi si evolvono e si amplificano con l’invecchiamento.

D.O.C.G. marchio europeo di tutela

Il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo ne garantisce, con il suo marchio, la qualità e ne valorizza l’eccellenza

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Il Comune di Scanzorosciate è l’unico luogo dove si produce il Moscato di Scanzo, vino moscato passito a bacca rossa. Dal gusto avvolgente e inebriante, al palato si presenta morbido, vellutato e corposo. Lo riconoscerai già solo vedendolo, a causa del suo caldo colore rosso rubino con riflessi porpora.

E chi sono i due personaggi raffigurati sulle bottiglie nel marchio del Consorzio del Moscato di Scanzo D.O.C.G.? Simone da Scanzo e Alberico da Rosciate, da cui il territorio culla di questo vino ha preso il nome.


Le uve sono rese uniche dal particolare microclima e dalla formazione calcareo-marmosa su cui crescono le viti che fornisce un’alta mineralità insieme con una scarsa disponibilità idrica. Queste caratteristiche sono fondamentali e rendono l’uva sana, profumata e ricca di aromi.

Il disciplinare di produzione è molto rigoroso. La vendemmia manuale avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre e le uve meticolosamente selezionate vengono poste in appassimento naturale su graticci, in ambienti ventilati, per un minimo di 21 giorni. Si procede poi a togliere i raspi e pigiare le uve, con una resa massima in vino del 30%.
Il Moscato è molto esigente: non tollera il legno, così viene invecchiato in contenitori di vetro e acciaio. Può essere commercializzato dopo almeno due anni dalla vendemmia, a partire dal 1° novembre. Assaggiandolo, percepirai aroma e odore complessi e lungamente persistenti e sentori di prugna, confettura, rosa canina, marasca, salvia sclarea e sottobosco. Già da giovane questo vino presenta note di tabacco e cioccolato che poi si evolvono e si amplificano con l’invecchiamento.

D.O.C.G. marchio europeo di tutela

Il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo ne garantisce, con il suo marchio, la qualità e ne valorizza l’eccellenza

Dove puoi trovare questo prodotto

Abbinamenti

È un vino da meditazione, da degustare anche da solo scoprendo la sua sorprendente evoluzione aromatica.
Dal gusto equilibrato ed elegante, moderatamente dolce, è ideale abbinato con i formaggi erborinati bergamaschi D.O.C. strachitunt e gorgonzola, ma anche con il bitto, il formai de mut stagionato e i caprini. Molto apprezzato con li cioccolato fondente e la pasticceria secca.
La temperatura di servizio ottimale è 15° C, va servito in grandi calici per favorirne l’ossigenazione.

Curiosiità

Sai che il Moscato è un vino da meditazione con origini antiche, che risalgono al quattordicesimo secolo?

A fine Settecento si fece conoscere anche in Russia: si dice infatti che fu molto apprezzato dalla zarina Caterina II di Russia quando ne ebbe dono probabilmente dal bergamasco Giacomo Quarenghi, insigne architetto che realizzò tra i più importanti palazzi di San Pietroburgo (Teatro Ermitage, Palazzo Berborodko, Collegio degli Affari Esteri, Banca di Stato, farmacia di corte, palazzo Alessandro a carsko Selo e molti altri).

Nel 1850 fu l’unico vino italiano quotato alla Borsa di Londra per 50 ghinee alla botticella e nel 2012 le Poste Italiane hanno scelto di rendere omaggio al Moscato di Scanzo D.O.C.G. dedicandogli un francobollo con il relativo annullo filatelico.