Traghetto di Villa d'Adda

Traghetto di Villa d'Adda

Descrizione

Si dice che il progetto appartenga al grande Leonardo da Vinci in persona: l’intera struttura è vincolata ad una fune e mentre si è a bordo, durante la traversata, la sensazione di ondeggiare sulla corrente sentendosi trainare è veramente piacevole.

È l'unico esemplare di traghetto a mano ancora funzionante: una sola persona ne regola il meccanismo che è basato sulle forti correnti del fiume, riuscendo a trasportare contemporaneamente ben cento persone e cinque auto!

Ma non è solo ciò che lo mette in moto ad esser caratteristico: il tragitto infatti regala una vista a 360 gradi sulle splendide rive dell’Adda.

Da qui, immerso nella vegetazione tipica, potrai rilassarti e dedicarti al birdwatching, quante differenti specie di volatili autoctone riuscirai a identificare?


Il traghetto, con le opportune modifiche e manutenzioni, è operativo da ben quattro secoli e unisce il molo lecchese di Imbersago e Villa d’Adda, sulla sponda bergamasca.

Una volta approdati alla riva opposta, non potrai rinunciare a una passeggiata immerso tra i suoni della natura e la vegetazione rigogliosa lungo l’argine. È il luogo perfetto per rinvigorire lo spirito con una boccata di aria fresca, al dolce suono della corrente, liberi di scegliere se proseguire verso il paese di Brivio o quello di Paderno, fino a incrociare uno dei punti pic-nic e ristoro.

Vicino all’imbarco del traghetto, dalla parte di Villa d’Adda, parte invece un percorso che ti permette di raggiungere l’Oasi dell’Alberone.

Qui, passeggiando sulle apposite passerelle, potrai entrare in contatto con la fauna aviaria tipica della zona, caratterizzata da maestosi esemplari di cigni, folaghe e germani reali che completano quest’incredibile immersione nella natura del Parco Adda Nord.

Curiosità:

All’imbarco si può ancora trovare il cartello che riporta lo storico tariffario deciso dal Senato Milanese con atto del 20 luglio 1604, ora non più in vigore. Un tempo da qui passavano uomini merci e bestiame, eccone un breve estratto: “Pedone: 1 soldo e 6 denari; capi di bestiame: 1 soldo e 6 denari; Carro carico: 11 denari; Carro vuoto: 9 denari; 100 pecore o capre: 16 soldi (...)”

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Si dice che il progetto appartenga al grande Leonardo da Vinci in persona: l’intera struttura è vincolata ad una fune e mentre si è a bordo, durante la traversata, la sensazione di ondeggiare sulla corrente sentendosi trainare è veramente piacevole.

È l'unico esemplare di traghetto a mano ancora funzionante: una sola persona ne regola il meccanismo che è basato sulle forti correnti del fiume, riuscendo a trasportare contemporaneamente ben cento persone e cinque auto!

Ma non è solo ciò che lo mette in moto ad esser caratteristico: il tragitto infatti regala una vista a 360 gradi sulle splendide rive dell’Adda.

Da qui, immerso nella vegetazione tipica, potrai rilassarti e dedicarti al birdwatching, quante differenti specie di volatili autoctone riuscirai a identificare?


Il traghetto, con le opportune modifiche e manutenzioni, è operativo da ben quattro secoli e unisce il molo lecchese di Imbersago e Villa d’Adda, sulla sponda bergamasca.

Una volta approdati alla riva opposta, non potrai rinunciare a una passeggiata immerso tra i suoni della natura e la vegetazione rigogliosa lungo l’argine. È il luogo perfetto per rinvigorire lo spirito con una boccata di aria fresca, al dolce suono della corrente, liberi di scegliere se proseguire verso il paese di Brivio o quello di Paderno, fino a incrociare uno dei punti pic-nic e ristoro.

Vicino all’imbarco del traghetto, dalla parte di Villa d’Adda, parte invece un percorso che ti permette di raggiungere l’Oasi dell’Alberone.

Qui, passeggiando sulle apposite passerelle, potrai entrare in contatto con la fauna aviaria tipica della zona, caratterizzata da maestosi esemplari di cigni, folaghe e germani reali che completano quest’incredibile immersione nella natura del Parco Adda Nord.

Curiosità:

All’imbarco si può ancora trovare il cartello che riporta lo storico tariffario deciso dal Senato Milanese con atto del 20 luglio 1604, ora non più in vigore. Un tempo da qui passavano uomini merci e bestiame, eccone un breve estratto: “Pedone: 1 soldo e 6 denari; capi di bestiame: 1 soldo e 6 denari; Carro carico: 11 denari; Carro vuoto: 9 denari; 100 pecore o capre: 16 soldi (...)”