Porta San Giacomo

Porta San Giacomo

Descrizione

Porta San Giacomo rappresentava in passato l’ingresso a Città Alta per chi arrivava da Milano. È l’unico accesso alle Mura perfettamente visibile da viale Vittorio Emanuele, l’asse che attraversa Bergamo Bassa da sud a nord, sia per la posizione sia per il colore. Il marmo bianco con cui è costruita, estratto dalle cave di Zandobbio, nella vicina Val Cavallina, la fa risaltare rispetto alla pietra grigia della cinta difensiva. Per queste sue caratteristiche, oltre ad essere uno dei luoghi più fotografati di Bergamo, costituisce un perfetto sfondo su cui proiettare luci colorate in occasione di eventi particolari (per esempio, il tricolore della bandiera italiana durante le celebrazioni legate a ricorrenze nazionali). Appoggiandoti alla balaustra godrai, da un lato, di una bellissima visuale sulle fortificazioni venete, dall’altro di uno splendido panorama della Città Bassa e della pianura fin agli Appennini!


Questa Porta è formata da un frontone triangolare retto da semicolonne in stile classico; come per gli altri ingressi alla città, anche in questa troneggia scolpito il Leone di San Marco, simbolo della dominazione veneta. L’aspetto di Porta San Giacomo non è sempre stato quello che vedete oggi: il vecchio ponte levatoio in legno, che chiudeva l’accesso in caso di pericolo, fu abbattuto a fine Settecento su ordine del governatore veneziano Alvise Contarini. Al suo posto venne costruita la strada in muratura che ancor oggi si può percorrere. La bellezza di Porta San Giacomo deriva dal romantico viadotto d’accesso ma anche dalla lucentezza del marmo con la quale è stata realizzata: questo minerale viene estratto sin dall’antichità a Zandobbio, in provincia di Bergamo. I bergamaschi l’hanno utilizzato anche per la costruzione di altri importanti edifici cittadini come Palazzo Nuovo (oggi sede della Biblioteca Angelo Mai) e la Fontana Contarini in piazza Vecchia.

Curiosità:

Come le altre porte delle Mura, alle 22.00 di ogni sera Porta San Giacomo veniva chiusa per garantire la sicurezza della città.

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Porta San Giacomo rappresentava in passato l’ingresso a Città Alta per chi arrivava da Milano. È l’unico accesso alle Mura perfettamente visibile da viale Vittorio Emanuele, l’asse che attraversa Bergamo Bassa da sud a nord, sia per la posizione sia per il colore. Il marmo bianco con cui è costruita, estratto dalle cave di Zandobbio, nella vicina Val Cavallina, la fa risaltare rispetto alla pietra grigia della cinta difensiva. Per queste sue caratteristiche, oltre ad essere uno dei luoghi più fotografati di Bergamo, costituisce un perfetto sfondo su cui proiettare luci colorate in occasione di eventi particolari (per esempio, il tricolore della bandiera italiana durante le celebrazioni legate a ricorrenze nazionali). Appoggiandoti alla balaustra godrai, da un lato, di una bellissima visuale sulle fortificazioni venete, dall’altro di uno splendido panorama della Città Bassa e della pianura fin agli Appennini!


Questa Porta è formata da un frontone triangolare retto da semicolonne in stile classico; come per gli altri ingressi alla città, anche in questa troneggia scolpito il Leone di San Marco, simbolo della dominazione veneta. L’aspetto di Porta San Giacomo non è sempre stato quello che vedete oggi: il vecchio ponte levatoio in legno, che chiudeva l’accesso in caso di pericolo, fu abbattuto a fine Settecento su ordine del governatore veneziano Alvise Contarini. Al suo posto venne costruita la strada in muratura che ancor oggi si può percorrere. La bellezza di Porta San Giacomo deriva dal romantico viadotto d’accesso ma anche dalla lucentezza del marmo con la quale è stata realizzata: questo minerale viene estratto sin dall’antichità a Zandobbio, in provincia di Bergamo. I bergamaschi l’hanno utilizzato anche per la costruzione di altri importanti edifici cittadini come Palazzo Nuovo (oggi sede della Biblioteca Angelo Mai) e la Fontana Contarini in piazza Vecchia.

Curiosità:

Come le altre porte delle Mura, alle 22.00 di ogni sera Porta San Giacomo veniva chiusa per garantire la sicurezza della città.