Rifugio Tagliaferri

Rifugio Tagliaferri

Descrizione

A 2328 m in quota, il rifugio Tagliaferri si trova in Val di Scalve ed è gestito da Francesco Tagliaferri, ideatore del progetto del rifugio intitolato al fratello morto sulle Ande peruviane negli anni Ottanta e gestore da oltre 30 anni.

Richiede tempo e fatica arrivare al Tagliaferri: un’escursione nella natura selvaggia della Val di Scalve. Si parte da Ronco di Schilpario, prendendo la mulattiera che sale in modo regolare lungo la valle del Vo, lungo un percorso impegnativo di 4 ore. Più breve l’accesso valtellinese dai Laghi di Belviso lungo un percorso di 2 ore e mezza.

Ci sono 50 posti letto e molti posti a sedere: la sala interna dispone di 50 posti e i tavoli esterni hanno 100 posti.

È caratterizzato da una cucina a km zero e a fuoco lento, perché specialità della casa come i bocconcini d’agnello bolliti nel burro richiedono ore di lavoro e cottura. Motivo d’orgoglio del rifugio è la cantina fornita di grappe alle erbe alpine e etichette pregiate di vino e di whisky arrivato direttamente dalla Scozia.

L’ambiente è caratteristico e interessante non solo per i numerosi laghetti sparsi sui versanti delle montagne circostanti ma anche per la fauna che per la flora, infatti la zona è tutelata dalla riserva faunistico venatoria Valbelviso-Barbellino.

 


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A 2328 m in quota, il rifugio Tagliaferri si trova in Val di Scalve ed è gestito da Francesco Tagliaferri, ideatore del progetto del rifugio intitolato al fratello morto sulle Ande peruviane negli anni Ottanta e gestore da oltre 30 anni.

Richiede tempo e fatica arrivare al Tagliaferri: un’escursione nella natura selvaggia della Val di Scalve. Si parte da Ronco di Schilpario, prendendo la mulattiera che sale in modo regolare lungo la valle del Vo, lungo un percorso impegnativo di 4 ore. Più breve l’accesso valtellinese dai Laghi di Belviso lungo un percorso di 2 ore e mezza.

Ci sono 50 posti letto e molti posti a sedere: la sala interna dispone di 50 posti e i tavoli esterni hanno 100 posti.

È caratterizzato da una cucina a km zero e a fuoco lento, perché specialità della casa come i bocconcini d’agnello bolliti nel burro richiedono ore di lavoro e cottura. Motivo d’orgoglio del rifugio è la cantina fornita di grappe alle erbe alpine e etichette pregiate di vino e di whisky arrivato direttamente dalla Scozia.

L’ambiente è caratteristico e interessante non solo per i numerosi laghetti sparsi sui versanti delle montagne circostanti ma anche per la fauna che per la flora, infatti la zona è tutelata dalla riserva faunistico venatoria Valbelviso-Barbellino.

 


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Altre informazioni
http://geoportale.caibergamo.it/it/rifugio/rifugio-tagliaferri