RIFUGIO BRUNONE

RIFUGIO BRUNONE

Descrizione

Il più antico tra i rifugi del Club Alpino Italiano, posizionato tra il Pizzo del Diavolo di Tenda, chiamato anche Cervino Bergamasco e il Recastello, si trova a 2297m, posto sotto il Passo della Scaletta su una terrazza erbosa dalla visuale senza eguali.

Intitolato a uno dei pionieri dell’alpinismo orobico, Antonio Baroni, nel lontano 1879 era soltanto una baita, costruita come riparo per i minatori diretti in Valtellina, e qualche anno dopo, nel 1890, venne usata come rifugio durante la salita al Pizzo Redorta da un gruppo di soci del CAI di Bergamo che ebbero l’idea di migliorare la vecchia baita in stato di abbandono e renderlo il rifugio che conosciamo oggi.

Il primato di altitudine spetta al Rifugio Tagliaferri ma al Brunone spetta sicuramente il titolo per il più difficile da raggiungere.

Partendo da Fiumenero, percorrendo il sentiero 227 attraverso un tracciato lungo e dal dislivello impegnativo si arriva al rifugio in 4 ore. È la terza tappa del Sentiero delle Orobie Occidentali e da qui si può procedere alla volta del Rifugio Coca, seguendo il segnavia 302 in 5h circa di cammino.

È un’ottima base per le escursioni sulle cime circostanti: si può salire al Redorta (3038 m), attraverso la via del canalone, o alla Cima Soliva (2710 m) o al Pizzo del Salto (2665 m).

All’interno della struttura ci sono 60 posti letto e altrettanti posti nella sala pranzo.

 


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Il più antico tra i rifugi del Club Alpino Italiano, posizionato tra il Pizzo del Diavolo di Tenda, chiamato anche Cervino Bergamasco e il Recastello, si trova a 2297m, posto sotto il Passo della Scaletta su una terrazza erbosa dalla visuale senza eguali.

Intitolato a uno dei pionieri dell’alpinismo orobico, Antonio Baroni, nel lontano 1879 era soltanto una baita, costruita come riparo per i minatori diretti in Valtellina, e qualche anno dopo, nel 1890, venne usata come rifugio durante la salita al Pizzo Redorta da un gruppo di soci del CAI di Bergamo che ebbero l’idea di migliorare la vecchia baita in stato di abbandono e renderlo il rifugio che conosciamo oggi.

Il primato di altitudine spetta al Rifugio Tagliaferri ma al Brunone spetta sicuramente il titolo per il più difficile da raggiungere.

Partendo da Fiumenero, percorrendo il sentiero 227 attraverso un tracciato lungo e dal dislivello impegnativo si arriva al rifugio in 4 ore. È la terza tappa del Sentiero delle Orobie Occidentali e da qui si può procedere alla volta del Rifugio Coca, seguendo il segnavia 302 in 5h circa di cammino.

È un’ottima base per le escursioni sulle cime circostanti: si può salire al Redorta (3038 m), attraverso la via del canalone, o alla Cima Soliva (2710 m) o al Pizzo del Salto (2665 m).

All’interno della struttura ci sono 60 posti letto e altrettanti posti nella sala pranzo.

 


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