Church of Saints Bartolomeo and Stefano

Church of Saints Bartolomeo and Stefano

Description

At the end of the eastern end of the Sentierone promenade, you can see the Church of Saints Bartolomeo and Stefano, built for the Dominican Religious Order in the first half of XVII Century, following the plan of the architect Antonio Maria Caneva.

Dominican order was not the first one to live in these places: in fact, the site used to belong to the community of the Order of the Humiliati. Formerly the complex used to consist of a church and some farmhouses.

If you observe the church from the outside you can notice the different construction periods: the façade, imitating a baroque style, was rebuilt in 897, the portico on the left was renovated in 1942, while the side overlooking via Tasso was made during the XIX Century.

The church features one aisle with five chapels on each side. The choir is decorated with beautiful XVI Century inlays, while behind the main altar you can admire the renowned Martinengo Altarpiece by Lorenzo Lotto, dating back to 1516.


La chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano è situata nella parte bassa di Bergamo, tra via Torquato Tasso e Largo Belotti, nella zona anticamente chiamata “Prato di S. Alessandro” e chiude il cosiddetto Sentierone, ovvero, la via pedonale del centro di Bergamo, tradizionale passeggiata dei bergamaschi.

Officiata dai Frati Predicatori - Domenicani

 

La Chiesa, di remotissime origine, fu riedificata nella prima metà del XII secolo, tra il 1603 ed il 1642, su progetto dell’Architetto comasco Anton Maria Caneva (Porlezza 1550-Bergamo 1610), per la prima volta officiata il 6 maggio 1623 e consacrata il 19 gennaio del 1782 da mons. Giovanni Paolo Dolfin, vescovo di Bergamo.

Il tempio presenta una struttura semplice, ma allo stesso tempo elegante e grandiosa, misura 60 metri di lunghezza e 14 di larghezza, escluse le cappelle. La facciata principale, ultimata a fine Ottocento dall’architetto Giovanni Cuminetti, è un perfetto esempio di capolavoro in stile barocco. Nella sezione centrale, in senso verticale, si trovano quattro statue femminili raffiguranti le virtù cardinali, opera del giovane scultore Andrea Paleni. Poco più in alto, si possono osservare due magnifici riquadri in rilievo realizzati dallo scultore bergamasco Luigi Pagani (1829 – 1904), raffiguranti il martirio di S. Bartolomeo e quello di S. Stefano. Inseriti nelle due  nelle due nicchie si trovano le due sculture di Giovanni Avogadri (1885 – 1971) raffiguranti S. Francesco, a sinistra, e S. Domenico, a destra, in blocchi di marmo bianco. Nella lunetta sopra al portone centrale vi è l’affresco di Luigi Galizzi, raffigurante la consegna del Rosario da parte della Vergine a S. Domenico, con accanto S. Caterina da Siena.

Al suo interno la Chiesa presenta importanti opere d’arte, come gli affreschi di Mattia Bortoloni e di Gaspare Diziani, opere del Picenardi, del Brena, di Enea Talpino detto il Salmeggia, del Coppella, del Ricchi detto il Lucchese, dell’Orelli, del Salis, del Discepoli detto lo Zoppo, del Facheris detto il Cavarsegno, del Damiani e dell’Anselmi; degni di nota sono gli intarsi lignei di fra’ Damiano Zimbelli e, naturalmente, la famosa “Pala del Martinengo” di Lorenzo Lotto.

 

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At the end of the eastern end of the Sentierone promenade, you can see the Church of Saints Bartolomeo and Stefano, built for the Dominican Religious Order in the first half of XVII Century, following the plan of the architect Antonio Maria Caneva.

Dominican order was not the first one to live in these places: in fact, the site used to belong to the community of the Order of the Humiliati. Formerly the complex used to consist of a church and some farmhouses.

If you observe the church from the outside you can notice the different construction periods: the façade, imitating a baroque style, was rebuilt in 897, the portico on the left was renovated in 1942, while the side overlooking via Tasso was made during the XIX Century.

The church features one aisle with five chapels on each side. The choir is decorated with beautiful XVI Century inlays, while behind the main altar you can admire the renowned Martinengo Altarpiece by Lorenzo Lotto, dating back to 1516.


La chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano è situata nella parte bassa di Bergamo, tra via Torquato Tasso e Largo Belotti, nella zona anticamente chiamata “Prato di S. Alessandro” e chiude il cosiddetto Sentierone, ovvero, la via pedonale del centro di Bergamo, tradizionale passeggiata dei bergamaschi.

Officiata dai Frati Predicatori - Domenicani

 

La Chiesa, di remotissime origine, fu riedificata nella prima metà del XII secolo, tra il 1603 ed il 1642, su progetto dell’Architetto comasco Anton Maria Caneva (Porlezza 1550-Bergamo 1610), per la prima volta officiata il 6 maggio 1623 e consacrata il 19 gennaio del 1782 da mons. Giovanni Paolo Dolfin, vescovo di Bergamo.

Il tempio presenta una struttura semplice, ma allo stesso tempo elegante e grandiosa, misura 60 metri di lunghezza e 14 di larghezza, escluse le cappelle. La facciata principale, ultimata a fine Ottocento dall’architetto Giovanni Cuminetti, è un perfetto esempio di capolavoro in stile barocco. Nella sezione centrale, in senso verticale, si trovano quattro statue femminili raffiguranti le virtù cardinali, opera del giovane scultore Andrea Paleni. Poco più in alto, si possono osservare due magnifici riquadri in rilievo realizzati dallo scultore bergamasco Luigi Pagani (1829 – 1904), raffiguranti il martirio di S. Bartolomeo e quello di S. Stefano. Inseriti nelle due  nelle due nicchie si trovano le due sculture di Giovanni Avogadri (1885 – 1971) raffiguranti S. Francesco, a sinistra, e S. Domenico, a destra, in blocchi di marmo bianco. Nella lunetta sopra al portone centrale vi è l’affresco di Luigi Galizzi, raffigurante la consegna del Rosario da parte della Vergine a S. Domenico, con accanto S. Caterina da Siena.

Al suo interno la Chiesa presenta importanti opere d’arte, come gli affreschi di Mattia Bortoloni e di Gaspare Diziani, opere del Picenardi, del Brena, di Enea Talpino detto il Salmeggia, del Coppella, del Ricchi detto il Lucchese, dell’Orelli, del Salis, del Discepoli detto lo Zoppo, del Facheris detto il Cavarsegno, del Damiani e dell’Anselmi; degni di nota sono gli intarsi lignei di fra’ Damiano Zimbelli e, naturalmente, la famosa “Pala del Martinengo” di Lorenzo Lotto.

 

Accessibility

Getting there

60 metres away (Largo Belotti carpark): two reserved parking spaces.

260 metres away: bus stops line C and other lines (via Petrarca); step height 16cm; bus equipped with manual platform.

footpath from carpark and bus stops: flat, pavement with adequate width and paving; road crossings equipped with ramps and traffic lights.

Entering

Secondary entrance accessible from the north cloister, reachable by a 3m long steel ramp, 10-12% slope and a further short ramp in front of the door.

Visiting

Level and accessible internal space; presbytery where the inlaid choir is located and the Pala del Lotto preceded by 3 steps.

Works of art visible from afar, possibility of switching on lights for the Pala del Lotto.

There are no measures for the visually impaired.

Using the bathroom

There are no bathrooms.

Synthetic evaluation

O: accessible with a companion 

/: accessible with a companion

 

Gallery