Bäckerei Tresoldi

Bäckerei Tresoldi

Beschreibung

- ‹i Tresoldi› In der Stadt und auf dem Land ist Brot und Brotbacken alltäglich, aber nicht nur: Im Laufe der Zeit werden sie zum Synonym. Das Schicksal, das anderen Bergamo-Familiengruppen gemeinsam ist, und das nicht nur in verschiedenen Funktionen im Bereich der Ernährung tätig ist: Sie pflegen, erziehen, Generationen von Bürgern und "Ausländern", die sie besuchen oder durchqueren - 1938 übersiedelte Filippo Giuseppe Tresoldi mit seiner Familie von Cassano d'Adda in die Oberstadt von Bergamo. In den folgenden Jahrzehnten wird er der Backkunst Prestige verleihen.

Der erste Ofen wird in der Via San Lorenzo eröffnet, 1946 in der Via Gombito, und 1959 das Gebäude in der Via Colleoni 13A, dem neuen Ofen gekauft. In den folgenden Jahren schließt sich die zweite Generation der Familie Filippo an, den Kindern Mario, Agostino, Italo, Claudio, Alberto, Amalia und Guido. Während die Dritte, die der Enkelkinder, drückt und die Vierte vorrückt.

Wenn die erste Generation die Bevölkerung weit über die Verwüstungen des Zweiten Weltkriegs hinaus begleitet, an der Schwelle der 70er Jahre  bewegt sich die zweite Generation im Wohlstand, der durch ein starkes Wirtschaftswachstum und technologische Entwicklung seit der Schwelle der 90er Jahre des 20. Jahrhunderts gekennzeichnet ist. Die dritte Generation sammelt das Zeugnis und führt das Mehl- und Mutterteigangebot wieder ein, wobei die persönliche Zufriedenheit bei der Verwirklichung des Produkts nicht nur in der Backform liegt.

• Città Alta seine Kreuzgänge seine Innenhöfe seine Straßen seine Plätze aus betendem Kopfsteinpflaster erzählen von alten Geschichten und Faszinationen, die vom Menschen abhängen.:.

• Città Alta und seine Quellen und Brunnen innerhalb der Mauern sind für die Entwicklung im Laufe der Jahrhunderte von grundlegender Bedeutung.

• Città Alta und die derzeitige Aufmerksamkeit für Ernährung beziehen sich in hohem Maße auf das Territorium, das sie durch die Tradition des ländlichen Raums und der alpinen Zivilisation versorgt, deren Ursprung in der archaischen Zeitvermittlung liegt.

• Oberstadt und Moderne, die nach künstlerischen und kulinarischen Schätzen suchen: echte Delikatessen, die vom Territorium und darüber hinaus ausgedrückt werden.


• Città Alta i suoi chiostri i suoi cortili le sue vie le sue piazze di selciato orante, narrano di storie antiche e fascinazioni contingenti all’umano .:. 

• Città Alta e le sue sorgenti le sue fonti e le sue fontane, all’interno delle mura, sono fondamentali per lo sviluppo nel corso dei secoli  .:. 

• Città Alta e l’attuale attenzione all’alimento, nutrimento, attinge a piene mani dal territorio che la rifornisce attraverso la tradizione della civiltà di contado e alpestre la cui provenienza è mediazione arcaico temporale   .:. 

• Città Alta e la contemporaneità, cercatori di tesori artistici e culinari: vere e proprie prelibatezze espresse dal territorio e non solo.    .:. 

Salite in Città Alta e percorrete via Colleoni l'antico Decumano romano, all'incrocio con via Salvecchio ‹l'antico Cardo romano›, ci Trovate
 
L’ingresso, che pare un proscenio teatrale, è caratterizzato da grandi vetrine dalla doppia porta a vetri centrale lateralmente ornata da colonnette in ferro canalato. Il timpano superiore, cieco, è sormontato da modanature di ghirlande e pigne. In colore verde prato intenso, l’imponente alzata è d’impianto novecentesco realizzata in ferro battuto a mano; Silente testimone dell’antico passato d'arti farmaceutiche o farmacopea dal Thesaurus Aromatariorum dello speziale Paolo Suardo farmacista bergamasco attorno al XVI° secolo che: con l'alessandrino Luminare maius di Manlio del Bosco e il Lumen Apothecaroirum di Quirico de Augustis da Tortona rappresentano il Nuovo Ricettario dell'arte sanitaria. Il Ricettario non è solo il primo in senso temporale; il significato da dare all"aggettivo "nuovo" è quello essenzialmente di "diverso" da analogne opere stampate con lo stesso scopo tra il XV° secolo e XVI° secolo, come la Concordia del 1511 o antidotari privati coevi. La triade fù di grande successo e diffusione nella pianura padana come in tutta Europa. Tutti e 3 sono redatti come il vecchio Antidotarium di Nicolaus Praepositus della Scuola Salernitana risalente al X° secolo (1140), non superano i novanta fogli e recano solo i composti, pur presentando elementi di novità: medicine di preparazione esclusivamente chimica (il Del Bosco), note di farmacognosia botanica locale (il Quirico), grande preoccupazione per la pratica d’officina - estesa alla confezione di molte specialità dolciarie (il Suardo).
 
Varcata la soglia s'è avvolti da fragranze e aromi, sapori, frammisti ad una sorta di meraviglia e stupore che accoglie il viandante allorché volge lo sguardo nella contemplazione estetica dell’imponente volta sovrastante. Contemporaneamente l’occhio percepisce i due maestosi fregi dell’arte Sanitaria o Farmacopea posti ai lati, febbrilmente ne indaga il contenuto. Ovvero: percepisci che tutto è perfetto.  Penetrare dentro la Città antica o Alta e percorre l’antico Decumano romano e passeggiare lungo i suoi Cardi, sostare nelle sue piazze e piazzette è un esperienza visivo sensoriale che trae origine dallo sguardo penetrate dei monumenti che incombono sul pellegrino sino; al risolutivo incontro, tale da togliere il respiro, l’affaccio improvviso e inaspettato dello sguardo su Piazza Vecchia che s’apre nella forma rettangolare quasi perfetta, il vecchio foro romano, è tale da mandare a memento memorie.

 

Mehr

- ‹i Tresoldi› In der Stadt und auf dem Land ist Brot und Brotbacken alltäglich, aber nicht nur: Im Laufe der Zeit werden sie zum Synonym. Das Schicksal, das anderen Bergamo-Familiengruppen gemeinsam ist, und das nicht nur in verschiedenen Funktionen im Bereich der Ernährung tätig ist: Sie pflegen, erziehen, Generationen von Bürgern und "Ausländern", die sie besuchen oder durchqueren - 1938 übersiedelte Filippo Giuseppe Tresoldi mit seiner Familie von Cassano d'Adda in die Oberstadt von Bergamo. In den folgenden Jahrzehnten wird er der Backkunst Prestige verleihen.

Der erste Ofen wird in der Via San Lorenzo eröffnet, 1946 in der Via Gombito, und 1959 das Gebäude in der Via Colleoni 13A, dem neuen Ofen gekauft. In den folgenden Jahren schließt sich die zweite Generation der Familie Filippo an, den Kindern Mario, Agostino, Italo, Claudio, Alberto, Amalia und Guido. Während die Dritte, die der Enkelkinder, drückt und die Vierte vorrückt.

Wenn die erste Generation die Bevölkerung weit über die Verwüstungen des Zweiten Weltkriegs hinaus begleitet, an der Schwelle der 70er Jahre  bewegt sich die zweite Generation im Wohlstand, der durch ein starkes Wirtschaftswachstum und technologische Entwicklung seit der Schwelle der 90er Jahre des 20. Jahrhunderts gekennzeichnet ist. Die dritte Generation sammelt das Zeugnis und führt das Mehl- und Mutterteigangebot wieder ein, wobei die persönliche Zufriedenheit bei der Verwirklichung des Produkts nicht nur in der Backform liegt.

• Città Alta seine Kreuzgänge seine Innenhöfe seine Straßen seine Plätze aus betendem Kopfsteinpflaster erzählen von alten Geschichten und Faszinationen, die vom Menschen abhängen.:.

• Città Alta und seine Quellen und Brunnen innerhalb der Mauern sind für die Entwicklung im Laufe der Jahrhunderte von grundlegender Bedeutung.

• Città Alta und die derzeitige Aufmerksamkeit für Ernährung beziehen sich in hohem Maße auf das Territorium, das sie durch die Tradition des ländlichen Raums und der alpinen Zivilisation versorgt, deren Ursprung in der archaischen Zeitvermittlung liegt.

• Oberstadt und Moderne, die nach künstlerischen und kulinarischen Schätzen suchen: echte Delikatessen, die vom Territorium und darüber hinaus ausgedrückt werden.


• Città Alta i suoi chiostri i suoi cortili le sue vie le sue piazze di selciato orante, narrano di storie antiche e fascinazioni contingenti all’umano .:. 

• Città Alta e le sue sorgenti le sue fonti e le sue fontane, all’interno delle mura, sono fondamentali per lo sviluppo nel corso dei secoli  .:. 

• Città Alta e l’attuale attenzione all’alimento, nutrimento, attinge a piene mani dal territorio che la rifornisce attraverso la tradizione della civiltà di contado e alpestre la cui provenienza è mediazione arcaico temporale   .:. 

• Città Alta e la contemporaneità, cercatori di tesori artistici e culinari: vere e proprie prelibatezze espresse dal territorio e non solo.    .:. 

Salite in Città Alta e percorrete via Colleoni l'antico Decumano romano, all'incrocio con via Salvecchio ‹l'antico Cardo romano›, ci Trovate
 
L’ingresso, che pare un proscenio teatrale, è caratterizzato da grandi vetrine dalla doppia porta a vetri centrale lateralmente ornata da colonnette in ferro canalato. Il timpano superiore, cieco, è sormontato da modanature di ghirlande e pigne. In colore verde prato intenso, l’imponente alzata è d’impianto novecentesco realizzata in ferro battuto a mano; Silente testimone dell’antico passato d'arti farmaceutiche o farmacopea dal Thesaurus Aromatariorum dello speziale Paolo Suardo farmacista bergamasco attorno al XVI° secolo che: con l'alessandrino Luminare maius di Manlio del Bosco e il Lumen Apothecaroirum di Quirico de Augustis da Tortona rappresentano il Nuovo Ricettario dell'arte sanitaria. Il Ricettario non è solo il primo in senso temporale; il significato da dare all"aggettivo "nuovo" è quello essenzialmente di "diverso" da analogne opere stampate con lo stesso scopo tra il XV° secolo e XVI° secolo, come la Concordia del 1511 o antidotari privati coevi. La triade fù di grande successo e diffusione nella pianura padana come in tutta Europa. Tutti e 3 sono redatti come il vecchio Antidotarium di Nicolaus Praepositus della Scuola Salernitana risalente al X° secolo (1140), non superano i novanta fogli e recano solo i composti, pur presentando elementi di novità: medicine di preparazione esclusivamente chimica (il Del Bosco), note di farmacognosia botanica locale (il Quirico), grande preoccupazione per la pratica d’officina - estesa alla confezione di molte specialità dolciarie (il Suardo).
 
Varcata la soglia s'è avvolti da fragranze e aromi, sapori, frammisti ad una sorta di meraviglia e stupore che accoglie il viandante allorché volge lo sguardo nella contemplazione estetica dell’imponente volta sovrastante. Contemporaneamente l’occhio percepisce i due maestosi fregi dell’arte Sanitaria o Farmacopea posti ai lati, febbrilmente ne indaga il contenuto. Ovvero: percepisci che tutto è perfetto.  Penetrare dentro la Città antica o Alta e percorre l’antico Decumano romano e passeggiare lungo i suoi Cardi, sostare nelle sue piazze e piazzette è un esperienza visivo sensoriale che trae origine dallo sguardo penetrate dei monumenti che incombono sul pellegrino sino; al risolutivo incontro, tale da togliere il respiro, l’affaccio improvviso e inaspettato dello sguardo su Piazza Vecchia che s’apre nella forma rettangolare quasi perfetta, il vecchio foro romano, è tale da mandare a memento memorie.

 

Notizen

possibilità degustazione in loco e non solo