La Valle d'Astino
Immergersi nel verde di Bergamo tra storia, botanica, sapori bio e cultura.

Un affascinante monastero risalente all'anno mille ha ritrovato nuova vita e riaperto le sue porte nel cuore di una meravigliosa valle dove tra colture antiche, alberi da frutto e luppoleti sorge anche un orto botanico unico in Europa. Una realtà a chilometro zero, biologica e aperta a tutti.

Un'estate lunga un sogno, è quella della Valle d'Astino, con il suo monastero che dopo decenni di abbandono è tornato a risplendere nel cuore della verdissima valle in cui fu fondato nel 1070 dai monaci vallombrosani, circondato oggi da antiche colture biologiche nel cuore dell'area protetta del Parco dei Colli, da raggiungere con una piacevole passeggiata da Bergamo Alta tra muretti a secco e viti o in autobus a pochi minuti dal centro di Città Bassa.

Astino è un luogo magico dove scoprire la Chiesa del Santo Sepolcro accanto al monastero, il meraviglioso chiostro interno, il giardino panoramico e le cantine dove si possono degustare vini, birre artigianali e taglieri, accanto alle gigantesche botti storiche, a cui si aggiunge la mostra Luigi Veronelli – Camminare la terra un viaggio nel mondo di questo enologo, gastronomo e intellettuale, ambasciatore della cultura enogastronomica italiana nel mondo.
Un'occasione da non perdere quest'estate è proprio la visita ad Astino, alle cui spalle sorge un museo a cielo aperto adagiato su una collina immersa nel verde: è la Valle della Biodiversità, la sezione distaccata dell'Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo Alta, un'opera unica in Europa inaugurata in occasione di Expo2015, che in 9000 metri quadri di superficie ospita circa 300 specie differenti di piante e le loro 1500 varietà.
Oltre a proporre un programma di iniziative didattiche, culturali e laboratori per grandi e piccoli l'Orto Botanico è anche un luogo di relax, che nel fine settimana accoglie i visitatori anche a pranzo con sfiziosi cestini da picnic vegani e vegetariani (prenotazione consigliata info@cooperativabiplano.it).
Astino è anche agricoltura biologica, con coltivazioni che coprono un'area di 26 ettari e altri 40 di boschi, dove sono state recuperate antiche colture locali: dall'olio extravergine estratto dalla Sbresa, un'antica varietà bergamasca d'ulivo, a piante aromatiche e officinali, a uva spina, ribes, mirtilli e lamponi, ad alberi da frutto, mais e grani antichi.
Spinaci, cavoli, piselli, fagioli e zucchine si potranno acquistare direttamente nell'Orto della Valle d’Astino, mentre il luppoleto ai piedi del monastero produrrà birre aromatizzate alle erbe come timo, ginepro e rosmarino, a cui si aggiungeranno spumanti secchi e bianchi fermi aromatici provenienti da questo splendido anfiteatro verde, dove i prodotti enogastronomici della Valle saranno anche tra gli ingredienti dei gustosi piatti proposti nel menù delle cantine del monastero.
La Valle di Astino in occasione dei sei mesi di Expo ogni sabato e domenica dalle 10 alle 20 si può raggiungere con una navetta con corse in partenza ogni 20 minuti dalla Stazione Ferroviaria, con fermate a Porta Nuova, all'Auchan di via Carducci, al parcheggio gratuito della Croce Rossa in via Broseta 133 e al Campo Sportivo in via Lochis.