Castello di Bianzano

Castello di Bianzano

Descrizione

Un leone rampante e un’aquila dai grossi artigli che azzanna una preda campeggiano nello stemma dell’antica e nobile famiglia Suardi, dipinto sul portale di ingresso al Castello di Bianzano.

Risalente al XIII secolo, il complesso ha una pianta perfettamente quadrata, con le diagonali orientate verso i quattro punti cardinali.

Collocato su un altipiano e in posizione dominante sul versante occidentale della Valle Cavallina, permetteva di controllare i versanti nord ovest e nord est da cui arrivavano i potenziali nemici: la strada proveniente dalla Val Seriana tramite la Valle Rossa e quella che collegava Bergamo con il Lago d'Iseo e la Val Camonica. Offriva inoltre un’ottima vista sul Lago di Endine e sul Monte Torrezzo.

Una serie di proporzioni numeriche e di simboli disseminati nell’edificio inducono a pensare che in origine il castello fosse una sede dei Templari, i cavalieri dell’antico ordine religioso cristiano-medievale: non sei curioso di scoprirne di più?


La presenza dei Templari è avvalorata da alcuni indizi noti, cui se ne sono aggiunti in tempi recenti. Il primo segnale si trova nello stemma del Comune di Bianzano, dove compaiono due simboli: una conchiglia argentea e il bordone del pellegrino, chiari riferimenti al fatto che la località è stata zona di sosta per viandanti e fedeli.

Erano i Templari a garantire assistenza ai pellegrini e potrebbero aver scelto questo centro come luogo di riferimento per il controllo dell'alta valle. Ma c’è di più: storici e appassionati hanno studiato per molto tempo il castello e guarda cosa hanno scoperto.

Innanzitutto il 1,618: il numero aureo, detto anche “di Fidia”, che si ottiene dividendo l’altezza per la base dei due portali nel cortiletto del Castello. Una cifra già teorizzata sotto i Greci e portata avanti da Leonardo da Vinci, che l'avrebbe applicata al Cenacolo.

In secondo luogo, pare che a Castel del Monte, in Puglia, siano presenti elementi archeo-astronomici trovati anche a Bianzano: l’orientamento verso i 4 punti cardinali con gli angoli dell’impianto quadrato regola con precisione i raggi del sole durante solstizi ed equinozi.

Più in dettaglio, durante gli equinozi la luce colpisce un preciso angolo interno, mentre nei solstizi i punti di incidenza individuano larghezza e altezza della torre, del castello, del cortile; la luna invece corregge l'orientamento del castello ai punti cardinali con 10 gradi di differenza.

Tra i simboli, devi sapere che i “fiori della vita”, presenti in molti luoghi di culto templari, e le losanghe bianche e nere possono celare il dualismo cielo-terra e luce-tenebre, tipico della cultura templare.

Sembra che il mistero del castello di Bianzano sia racchiuso in un medaglione decorato con uccelli sulla volta del maschio della torre. Si tratta di uccelli crocieri che secondo la leggenda avrebbero tentato di togliere le spine dalla corona di Cristo: anche qui, il rimando alla croce dei Templari è immediato.

Curiosità

Ogni anno, il primo fine settimana di agosto, il Castello è sede di una rievocazione storica che riguarda un evento di grandissima importanza: nel 1367 Giovanni, appartenente alla famiglia Suardi, sposò Bernarda Visconti figlia di Bernabò, reggente del Ducato di Milano, ricevendo in dono il castello stesso.

Dopo i restauri attorno al 1960/70, l’edificio si presenta in buone condizioni strutturali; costituisce una residenza estiva dei proprietari e tutto l'anno viene abitato da una coppia di inquilini/custodi nel piano rialzato all'imbocco della torre.

Continua

Un leone rampante e un’aquila dai grossi artigli che azzanna una preda campeggiano nello stemma dell’antica e nobile famiglia Suardi, dipinto sul portale di ingresso al Castello di Bianzano.

Risalente al XIII secolo, il complesso ha una pianta perfettamente quadrata, con le diagonali orientate verso i quattro punti cardinali.

Collocato su un altipiano e in posizione dominante sul versante occidentale della Valle Cavallina, permetteva di controllare i versanti nord ovest e nord est da cui arrivavano i potenziali nemici: la strada proveniente dalla Val Seriana tramite la Valle Rossa e quella che collegava Bergamo con il Lago d'Iseo e la Val Camonica. Offriva inoltre un’ottima vista sul Lago di Endine e sul Monte Torrezzo.

Una serie di proporzioni numeriche e di simboli disseminati nell’edificio inducono a pensare che in origine il castello fosse una sede dei Templari, i cavalieri dell’antico ordine religioso cristiano-medievale: non sei curioso di scoprirne di più?


La presenza dei Templari è avvalorata da alcuni indizi noti, cui se ne sono aggiunti in tempi recenti. Il primo segnale si trova nello stemma del Comune di Bianzano, dove compaiono due simboli: una conchiglia argentea e il bordone del pellegrino, chiari riferimenti al fatto che la località è stata zona di sosta per viandanti e fedeli.

Erano i Templari a garantire assistenza ai pellegrini e potrebbero aver scelto questo centro come luogo di riferimento per il controllo dell'alta valle. Ma c’è di più: storici e appassionati hanno studiato per molto tempo il castello e guarda cosa hanno scoperto.

Innanzitutto il 1,618: il numero aureo, detto anche “di Fidia”, che si ottiene dividendo l’altezza per la base dei due portali nel cortiletto del Castello. Una cifra già teorizzata sotto i Greci e portata avanti da Leonardo da Vinci, che l'avrebbe applicata al Cenacolo.

In secondo luogo, pare che a Castel del Monte, in Puglia, siano presenti elementi archeo-astronomici trovati anche a Bianzano: l’orientamento verso i 4 punti cardinali con gli angoli dell’impianto quadrato regola con precisione i raggi del sole durante solstizi ed equinozi.

Più in dettaglio, durante gli equinozi la luce colpisce un preciso angolo interno, mentre nei solstizi i punti di incidenza individuano larghezza e altezza della torre, del castello, del cortile; la luna invece corregge l'orientamento del castello ai punti cardinali con 10 gradi di differenza.

Tra i simboli, devi sapere che i “fiori della vita”, presenti in molti luoghi di culto templari, e le losanghe bianche e nere possono celare il dualismo cielo-terra e luce-tenebre, tipico della cultura templare.

Sembra che il mistero del castello di Bianzano sia racchiuso in un medaglione decorato con uccelli sulla volta del maschio della torre. Si tratta di uccelli crocieri che secondo la leggenda avrebbero tentato di togliere le spine dalla corona di Cristo: anche qui, il rimando alla croce dei Templari è immediato.

Curiosità

Ogni anno, il primo fine settimana di agosto, il Castello è sede di una rievocazione storica che riguarda un evento di grandissima importanza: nel 1367 Giovanni, appartenente alla famiglia Suardi, sposò Bernarda Visconti figlia di Bernabò, reggente del Ducato di Milano, ricevendo in dono il castello stesso.

Dopo i restauri attorno al 1960/70, l’edificio si presenta in buone condizioni strutturali; costituisce una residenza estiva dei proprietari e tutto l'anno viene abitato da una coppia di inquilini/custodi nel piano rialzato all'imbocco della torre.

5€

Visite guidate al castello di Bianzano 2016

Visite guidate 
MAGGIO - OTTOBRE 

22 MAGGIO
26 GIUGNO
19 LUGLIO
7 AGOSTO
11 SETTEMBRE
23 OTTOBRE

Visita su prenotazione allo +39 035814001 o cortedeisuardo@gmail.com

Tariffa adulti
Castello + Chiesa + Santuario 5€
Castello + chiesa o Castello + santuario 4€
Castello 3€

Bambini gratis fino a 12 anni

Continua

Visite guidate 
MAGGIO - OTTOBRE 

22 MAGGIO
26 GIUGNO
19 LUGLIO
7 AGOSTO
11 SETTEMBRE
23 OTTOBRE

Visita su prenotazione allo +39 035814001 o cortedeisuardo@gmail.com

Tariffa adulti
Castello + Chiesa + Santuario 5€
Castello + chiesa o Castello + santuario 4€
Castello 3€

Bambini gratis fino a 12 anni