Rifugio Curo'

Rifugio Curo'

Descrizione

Nel cuore delle Orobie, in una zona ricca di laghi artificiali e naturali, il Curò è sicuramente uno dei rifugi più frequentati delle nostre montagne.

Meta privilegiata dagli alpinisti interessati alla scalata su roccia, è uno snodo fondamentale sul Sentiero delle Orobie: da qui si può proseguire l’alta via per arrivare al Rifugio Albani, o raggiungere il Tagliaferri, percorrendo l’itinerario naturalistico Antonio Curò. Oltre alle classiche escursioni sul Coca, Recastello, Monte Gleno e Torena, si può proseguire per il Rifugio Coca sul sentiero 303, per il Passo Manina (sentiero 304), il Passo di Caronella (sentiero 308) e il Tagliaferri (sentiero 321).

La conca assolata in cui si erge è sicuramente l’area escursionistica più interessante di tutte le Alpi Orobie. Circondato da cime e laghi: ci sono oltre 20 cime oltre i 2700 m, tra cui il Pizzo Recastello, le Cime di Caronella, il Pizzo Diavolo di Malgina e il Coca e si possono ammirare le acque cristalline del Lago Naturale del Barbellino e i laghetti della Valcerviera, dove non è raro un incontro ravvicinato con marmotte e camosci.

Posizione ideale per andare ad ammirare le cascate del Serio, le più alte d’Italia.

Il rifugio si trova a 1915m ed è grande e ospitale: dispone di 92 posti letto, distribuiti in camere da 4-6-8-10-12 persone, un bar, due sale da pranzo per un totale di 150 posti. Il menù è a base di piatti tipici, formaggi, salumi e dolci fatti in casa, il tutto accompagnato da una selezione accurata di vini.

Raggiungibile da Valbondione in 2 ore e 30 minuti percorrendo il sentiero 305: dopo un breve tratto su asfalto, si prende la mulattiera che si snoda tra i boschi. Da Valbondione il percorso è agibile anche per gli amanti delle due ruote. Un po’ più lunga la salita da Lizzola, che permette di arrivare al rifugio in 3h percorrendo il sentiero 306.

 


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Nel cuore delle Orobie, in una zona ricca di laghi artificiali e naturali, il Curò è sicuramente uno dei rifugi più frequentati delle nostre montagne.

Meta privilegiata dagli alpinisti interessati alla scalata su roccia, è uno snodo fondamentale sul Sentiero delle Orobie: da qui si può proseguire l’alta via per arrivare al Rifugio Albani, o raggiungere il Tagliaferri, percorrendo l’itinerario naturalistico Antonio Curò. Oltre alle classiche escursioni sul Coca, Recastello, Monte Gleno e Torena, si può proseguire per il Rifugio Coca sul sentiero 303, per il Passo Manina (sentiero 304), il Passo di Caronella (sentiero 308) e il Tagliaferri (sentiero 321).

La conca assolata in cui si erge è sicuramente l’area escursionistica più interessante di tutte le Alpi Orobie. Circondato da cime e laghi: ci sono oltre 20 cime oltre i 2700 m, tra cui il Pizzo Recastello, le Cime di Caronella, il Pizzo Diavolo di Malgina e il Coca e si possono ammirare le acque cristalline del Lago Naturale del Barbellino e i laghetti della Valcerviera, dove non è raro un incontro ravvicinato con marmotte e camosci.

Posizione ideale per andare ad ammirare le cascate del Serio, le più alte d’Italia.

Il rifugio si trova a 1915m ed è grande e ospitale: dispone di 92 posti letto, distribuiti in camere da 4-6-8-10-12 persone, un bar, due sale da pranzo per un totale di 150 posti. Il menù è a base di piatti tipici, formaggi, salumi e dolci fatti in casa, il tutto accompagnato da una selezione accurata di vini.

Raggiungibile da Valbondione in 2 ore e 30 minuti percorrendo il sentiero 305: dopo un breve tratto su asfalto, si prende la mulattiera che si snoda tra i boschi. Da Valbondione il percorso è agibile anche per gli amanti delle due ruote. Un po’ più lunga la salita da Lizzola, che permette di arrivare al rifugio in 3h percorrendo il sentiero 306.

 


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