San Pellegrino Terme

San Pellegrino Terme

Description

L’élégante ville de San Pellegrino Terme, dans la Valle Brembana, devenue au cours du XXème siècle une des localités touristiques préférées de la haute société, mais qui était déjà bien connue au Moyen-âge pour ses eaux thermales, évoque encore aujourd’hui les ambiances de luxe de la Belle Époque.

En effet, l’image de San Pellegrino est strictement liée aux interventions d’urbanisme de l’architecte milanais Romolo Squadrelli, appelé en 1902 pour changer l’aspect de cette ville, pour la doter de structures d’accueil et de divertissement des hôtes.

Véritable bijou de l’architecture Liberty, l’édifice scénographique du Grand Hôtel trône sur la rive de la rivière, avec seux longues ailes symétriques qui se réunissent dans le grand corps central, surmonté d’un grand dôme et décoré de motifs floraux.

 


San Pellegrino sboccia a cavallo tra l’Ottocento e i primi anni del Novecento recependo appieno i dettami della Belle Époque, ovvero un ottimismo diffuso e una rinnovata voglia di divertimento e leggerezza.

Per circa un ventennio, San Pellegrino diviene il fulcro della vita mondana bergamasca e non solo, aiutata di certo dalla presenza delle Terme, del Casinò e del Grand Hotel, raffinati ritrovi della ricca borghesia industriale che vuole svagarsi. Anche le infrastrutture beneficiano di queste condizioni positive: oltre alla ferrovia che collega il paese con Bergamo, nel 1909 si costruisce una funicolare per superare i 300 metri di dislivello che lo separano dalla località Vetta.

E’ la prima guerra mondiale a portare una prima diminuzione del flusso di villeggianti, che continua negli anni del secondo dopoguerra e conduce alla chiusura del Grand Hotel. L’industria delle acque invece non conosce cali e San Pellegrino continua a investire in modo consistente su di essa tramite l’imbottigliamento, creando un’etichetta esportata e celebre in tutto il mondo.

Oggi puoi tuffarti nel passato e rivivere gli stessi fasti di inizio Novecento passando del tempo nel Nuovo Centro Termale, di recente restaurato e implementato secondo un progetto che prevede anche il recupero dello sfarzoso Casinò.

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L’élégante ville de San Pellegrino Terme, dans la Valle Brembana, devenue au cours du XXème siècle une des localités touristiques préférées de la haute société, mais qui était déjà bien connue au Moyen-âge pour ses eaux thermales, évoque encore aujourd’hui les ambiances de luxe de la Belle Époque.

En effet, l’image de San Pellegrino est strictement liée aux interventions d’urbanisme de l’architecte milanais Romolo Squadrelli, appelé en 1902 pour changer l’aspect de cette ville, pour la doter de structures d’accueil et de divertissement des hôtes.

Véritable bijou de l’architecture Liberty, l’édifice scénographique du Grand Hôtel trône sur la rive de la rivière, avec seux longues ailes symétriques qui se réunissent dans le grand corps central, surmonté d’un grand dôme et décoré de motifs floraux.

 


San Pellegrino sboccia a cavallo tra l’Ottocento e i primi anni del Novecento recependo appieno i dettami della Belle Époque, ovvero un ottimismo diffuso e una rinnovata voglia di divertimento e leggerezza.

Per circa un ventennio, San Pellegrino diviene il fulcro della vita mondana bergamasca e non solo, aiutata di certo dalla presenza delle Terme, del Casinò e del Grand Hotel, raffinati ritrovi della ricca borghesia industriale che vuole svagarsi. Anche le infrastrutture beneficiano di queste condizioni positive: oltre alla ferrovia che collega il paese con Bergamo, nel 1909 si costruisce una funicolare per superare i 300 metri di dislivello che lo separano dalla località Vetta.

E’ la prima guerra mondiale a portare una prima diminuzione del flusso di villeggianti, che continua negli anni del secondo dopoguerra e conduce alla chiusura del Grand Hotel. L’industria delle acque invece non conosce cali e San Pellegrino continua a investire in modo consistente su di essa tramite l’imbottigliamento, creando un’etichetta esportata e celebre in tutto il mondo.

Oggi puoi tuffarti nel passato e rivivere gli stessi fasti di inizio Novecento passando del tempo nel Nuovo Centro Termale, di recente restaurato e implementato secondo un progetto che prevede anche il recupero dello sfarzoso Casinò.